Piccoli sfoghi

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Manco da un po’ di tempo, lo riconosco. Mi scuso per non essere stata presente e per non aver continuato la mia battaglia, ma le circostanze me lo stanno impedendo. Ho creato questo blog per far capire che la mia vita di tutti i giorni è uguale a quella di qualsiasi altra persona della mia età. Mi alzo la mattina con il pensiero angosciante di una giornata che dovrò trascorrere sui libri, riordino la stanza, esco a fare la spesa, vado a salutare la mia vicina, rimasta sola dopo la triste scomparsa dell’uomo con cui aveva condiviso trent’anni di amore, preparo il tè per sorseggiare qualcosa di caldo durante la maratona pre-esame, chiamo mia madre, chiamo mio padre, intrattengo lunghe e, a volte, estenuanti, conversazioni con mia nonna -una tipa tosta, ma dal cuore grande- , invio un messaggio ad un’amica, continuo lo studio buttando,ogni tanto, uno sguardo alla finestra. Da lì posso vedere il mondo muoversi al ritmo del vento. Sentirsi parte di qualcosa di così estremamente grande mi lascia senza fiato. In fondo noi umani siamo solo una piccolissima goccia appartenente all’universo, eppure riusciamo ad essere la più pericolosa. Continuo a dondolarmi sulla sedia mentre tamburello con le dita sulla scrivania, ripetendo concetti di linguistica e di terminologia che non vogliono entrarmi in testa, ma che mi obbligo di ricordare perché rappresenteranno la fine del mio percorso universitario. La mia vera vita inizierà fra qualche mese, spero.
In tutto questo ovviamente non sono sola, ma per lo Stato e per moltissime altre persone la mia ragazza è solo una presenza fantasma che mi sostiene e mi accompagna in ogni situazione. Cerco di non dare peso all’opinione della gente, d’altronde non si può piacere a tutti, ma non piacere a prescindere senza neanche aver speso del tempo per conoscermi mi sembra inconcepibile.
Posso non piacere per il mio carattere, a tratti timido e insicuro tendente all’ansioso-paranoico, posso non piacere per il mio aspetto fisico, le mie gambe troppo magre e le braccia sottili oppure per i miei capelli ricci e ribelli, che non si lasciano abbattere dalle forti folate di vento tipiche della brezza marina. Posso non piacere perché sono troppo precisa, emotiva, determinata ma con la costante paura di sbagliare, competitiva ma solo con me stessa perché non riesco e non voglio mai considerarmi migliore di qualcuno dato che non lo sono affatto -siamo tutti diversi e ognuno di noi ha delle qualità per cui si distingue, non esiste una persona migliore o una persona peggiore, soltanto le azioni e le nostre intenzioni possono, in un certo senso, incasellarci. La morale e l’etica non sono concetti facilmente definibili e l’uomo è la vittima principale del libero arbitrio,perché troppo spesso ne abusa al fine di fare del male al suo prossimo e trasformando in opinione qualsiasi idea che altro non è che un puro pregiudizio-. Posso non piacere per un’infinità di motivi esattamente come posso piacere per altrettanti. La differenza sta nelle preferenze di tutti coloro che incontro ogni giorno, c’è chi preferisce persone più espansive e più sicure di sè, persone meno soggette all’emozione dei momenti importanti o persone magari più alte di me e con i capelli lisci, ma, purtroppo, non riesco a comprendere chi mi giudica esclusivamente per chi ho deciso di avere accanto. Se avessi avuto un ragazzo al mio fianco, nessuno si sarebbe posto il problema, sarei stata una delle tante ragazze della mia età che si confondono tra la folla. E io amo passare inosservata, lo sottolineo.
Da due anni a questa parte non mi sembra di essere cambiata, sono rimasta sempre la stessa, eppure vedo gente evitarmi solo per il fatto di essere lesbica e vivere serenamente la mia vita con la mia compagna. Avrei preferito che mi evitassero perché semplicemente mi ritengono antipatica o non di buona compagnia, mentre invece sento dire alle mie spalle “Era così una brava ragazza, disponibile, altruista… chissà cosa l’ha portata a cambiare strada”. Beh, niente e nessuno mi ha portato a cambiare strada, niente e nessuno potrà cambiare la mia indole. Sono stata cresciuta con dei sani princìpi, dò grande importanza alla famiglia e agli amici fidati, per cui farei qualsiasi cosa, credo fermamente nell’amore e amo le persone che mettono al primo posto valori come la fiducia, la lealtà e l’onestà. Rispetto le opinioni e le scelte degli altri pur non sempre condividendole in pieno e non mi sognerei mai di rifiutare di parlare con un uomo o una donna perché è di colore, musulmano, induista, buddista, cristiano, ateo, eterosessuale o omosessuale, risulterei superficiale oltre che estremamente stupida.
Quindi cari signori e signore che vi nascondete dietro un sorriso falso come Giuda vorrei che sapeste una cosa: mi sono innamorata di una ragazza splendida che condivide gli stessi miei ideali, ho donato a lei tutta me stessa e se, finalmente, ho avuto il coraggio di smettere di nascondermi lo devo soltanto all’amore che, ogni giorno, mi trasmette. E sì, ho cambiato strada…ho scelto di vivere piuttosto che esistere. Ho scelto di amare piuttosto che puntare il dito.
Il nostro non è e non sarà mai un amore malato.

©A

Informazioni su therealme

Sono una sognatrice in continua ricerca del suo posto nel mondo. A volte fantastico pensando a come si troverebbero i personaggi dei miei libri preferiti nella realtà di oggi e li vedo tremendamente impacciati. Forse perché è come mi sento io nella vita, tremendamente impacciata. Non giudico mai un libro dalla copertina, un involucro esteticamente perfetto può rivelare sorprese poco piacevoli, ma per fortuna esistono delle eccezioni, le classiche sfumature che ti salvano da una visione del mondo prettamente negativa e piena di stereotipi. Non esiste soltanto il bianco e il nero, è inutile girarci intorno, ma un’infinita gradazione di grigi che ti permette di osservare la vita con gli occhi limpidi e puri di un bambino. Cercare di andare oltre quello che si vede non vuol dire cercare e trovare del buono in tutte le persone, significa soltanto non limitarsi alle apparenze, ma scavare a fondo in cerca della verità, evitando di basarsi su preconcetti.

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